Le zone ZPS

La ZPS/SIC Monti Sibillini (IT5210071) è il più esteso sito Natura 2000 dell’Umbria, quasi 18000 ettari tutti compresi nel ParcoNazionale dei Monti Sibillini. La dorsale calcarea che dalle Gole della Valnerina raggiunge e supera Forca Canapine, sfiora i 1900 metri su M. Patino, dominando la Valle del Campiano e la Piana di S. Scolastica. A est si sviluppano la stupenda Val di Canatra, gli spettacolari Piani di Castelluccio e i quasi 2500 metri di quota del M. Vettore. Oltre a tanti habitat d’interesse comunitario rinvenibili anche altrove, è la natura alpina, o comunque di alta montagna, a caratterizzare l’ambito, rivelata dalla flora, dalla vegetazione e dalla fauna: praterie primarie (oltre i 1800 metri) con stelle alpine e papaveri gialli; salici nani, ramni, genziane; Arvicola delle nevi, Gracchio corallino, Fringuello alpino e Sordone nidificanti, Coturnice appenninica, Vipera di Orsini, ovviamente Aquila reale e tanti altri rapaci, Lupo e Gatto selvatico, come anche Capriolo e Cervo, quest’ultimo recentemente reintrodotto.

La ZPS Bassa Valnerina: Monte Fionchi - Cascata delle Marmore (IT5220025), estesa circa 6000 ettari, comprende anche i SIC Monte Solenne (IT5220010), Fosso Salto del Cieco (IT5220015), Cascata delle Marmore (IT5220017) e la parte più a valle del SIC Valnerina. Essa costituisce un unico sistema a cavallo del Fiume Nera, inciso dai fossi del Castellone e di Rosciano, con versanti scoscesi spesso ammantati da leccete, imponenti formazioni rocciose (M. S. Angelo, Salto del Cieco, M. Solenne) e l’eccezionale ambito della Cascata delle Marmore. Numerosi sono gli habitat d’interesse comunitario (come leccete, praterie aride con orchidee, vegetazione delle rupi di travertino, vegetazione idrofitica e ripariale), e le specie faunistiche di pregio: dalla Trota fario al raro Spinarello, dall’Ululone appenninico (piccolo rospo di sorgenti e piccole pozze) ad alcune specie di pipistrelli, dal Biancone (grande rapace cacciatore di serpenti) al Falco pellegrino.

La ZPS Lago di Piediluco - Monte Maro (IT5220026), in gran parte riconosciuta anche come SIC (IT5220018), comprende il lago omonimo, i boscosi rilievi calcarei che lo delimitano a sud e ovest e il tratto umbro del Fiume Velino fino alla confluenza con le acque del bacino. Numerosi sono gli habitat vegetazionali d’interesse comunitario: tra essi la vegetazione idrofitica natante e sommersa e le boscaglie igrofile a prevalenza di salici; alcuni tratti delle sponde sono colonizzati da canneti, mentre sui versanti dei colli si sviluppano fitte leccete e formazioni di Bosso. Nel lago nidificano specie quali Tuffetto, Svasso maggiore, Germano reale, Gallinella d’acqua e Folaga; presenti anche Martin pescatore, Usignolo di fiume e Cannareccione. Relativamente frequenti sono le osservazioni del Biancone in caccia di serpenti sopra i rilievi che circondano il lago.