Castel San Felice

L`impianto urbano di Castel San Felice è tipico dei castelli arroccati sulla sommità di un colle e cioè strade anulari concentriche intersecate da radiali (per lo più a gradini) molto ripidi.

La zona, formatasi su cumuli di detriti e pertanto geologicamente definibile un “terrazzo fluviale”, fu sicuramente habitat paleolitico.La successiva storia di Castel San Felice si può schematizzare in tre fasi: la prima di carattere eremitico, come ancora ricordano le grotte nei pressi del fiume; la seconda, si identifica con la Chiesa di S. Felice di Narco, ma il primo insediamento fu, forse, un monastero edificato nel sec. VI da Mauro di Siria e dedicato al figlio Felice; la fase successiva è costituita dal castello a protezione della vicina Chiesa.

Sostanzialmente la sua storia ruota intorno alla presenza dei due eremiti siriaci che vissero nelle grotte della zona e attorno ai quali sono fiorite numerose leggende la più famosa delle quali è quella che attribuisce a Felice l’uccisione del drago (la palude) che infestava la pianura. l’Abbazia benedettina, recentemente restaurata, è un gioiello di arte romanica con un ciclo di affreschi assolutamente da vedere.