Rocca Porena

Quando la gola del fiume Corno s’allarga e si biforca, al centro esatto della biforcazione s’innalza lo Scoglio Sacro di Roccaporena. Davanti allo Scoglio Sacro, alta su Roccaporena, si apre nella rupe la Grotta d’Oro, antro di pianta semicircolare, poco profondo ma molto spazioso.

A sinistra della Grotta d’Oro s’apre un riparo roccioso più piccolo nel quale la leggenda narra che proprio da quella grotta la ninfa Porrina proclamava: «Da queste balze rocciose luminerà una luce divina. Verrà alla luce una pietra preziosa, la Margherita, che brillerà e sarà la più grande e supererà le terre e i mari. L’umiltà vincerà la vanità. Qui accorreranno le genti tratte da ogni luogo a osannare il Dio eterno. E da questa misera valle avrà nome sacro al mondo».

Nella stessa rupe, a cento metri circa in linea d’aria dalla Grotta d’Oro, separato da lame rocciose, l’Orto del miracolo, moderna trasposizione del giardino in cui, in pieno inverno, furono colti i doni che Santa Rita aveva desiderato sul suo letto di morte e che lo Sposo le aveva concesso: rose appena sbocciate e dolci, turgidi.

L’Orto dei Miracoli è un triangolino di terra stretto tra rocce tra cui s’apre una piccola grotta.

Oggi vi si coltivano cespi di rose e vi è stato piantato un alberello di fico. Dinanzi all’orto, la statua bronzea di Rita morente, raffigurata assieme alla parente che incredula e commossa le porge la rosa.